SS640, la strada di Livatino diventa teatro di memoria e testimonianza civile

In scena l’assassinio del magistrato attraverso lo sguardo di Piero Nava, primo testimone di giustizia.

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CANICATTÌ – Proseguono le attività del progetto Educazione alla Legalità e alla Convivenza Civile dell’Istituto Comprensivo “Mario Rapisardi”, guidato dalla referente, insegnante Mariapia Dalacchi. Dopo gli appuntamenti dedicati alla memoria dei giudici Antonino Saetta e Rosario Livatino, gli alunni hanno preso parte a un nuovo e intenso momento formativo: lo spettacolo SS640, portato in scena il 30 settembre e il 2 ottobre dalla compagnia KNK Teatro al Teatro Sociale di Canicattì.

La pièce – ideata per un pubblico dai 14 anni in su ma resa accessibile e coinvolgente anche per gli studenti della quinta primaria e della scuola secondaria di I grado – accompagna i giovani spettatori in un percorso di memoria civile legato all’Italia degli anni Novanta. Al centro, la figura del giudice Rosario Livatino e il racconto del suo assassinio attraverso lo sguardo di Piero Nava, primo testimone di giustizia della storia italiana.

La narrazione intreccia i destini di questi uomini segnati da una strada, la Statale 640. Il 21 settembre 1990 Piero Nava, testimone dell’omicidio di Livatino sulla strada tra Canicattì e Agrigento, denunciò i responsabili, contribuendo alla giustizia e alla futura legge sui testimoni.

Cosa avreste fatto voi?” è la domanda centrale dello spettacolo, che invita a riflettere su coraggio e responsabilità.

La regia di Simone Luglio e le interpretazioni di Chiara Callegari, affiancati da Valeria La Bua e Giovanni Santangelo, hanno reso la rappresentazione intensa e coinvolgente, confermando la grande bravura degli artisti sul palco.

Attraverso una narrazione intensa e priva di retorica, gli studenti hanno riscoperto la vera immagine di Rosario Livatino: non solo il “giudice ragazzino”, ma un magistrato rigoroso, preparato, inflessibile nei valori e nella ricerca della verità.

Lo spettacolo ha offerto una lezione preziosa: anche un cittadino comune, con una scelta di coraggio, può incidere sulla storia e contribuire alla giustizia.

 

Alcuni istanti della pièce SS640, dove il teatro diventa strumento di riflessione sul coraggio e la legalità.

 

 

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